SCUOLE MEDIE SUPERIORI
VERGINE MADRE
Giovedì 4 marzo 2021 ore 10.30
VERGINE MADRE
Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza
dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
Di e con Lucilla Giagnoni
Collaborazione ai testi Marta Pastorino | Musiche originali Paolo Pizzimenti
Scene e luci Lucio Diana, Massimo Violato
Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa
Durata: 110 minuti
Sei canti della Divina Commedia, probabilmente i più noti. Sei tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita: Il viaggio (il I canto dell’Inferno), La Donna (Francesca, il V), l’Uomo (Ulisse, il XXVI), il Padre (Ugolino, il XXXIII), la Bambina (Piccarda, il III del Paradiso), la Madre (Vergine Madre, il XXXIII). È la Commedia Umana di Dante, una strada che si rivela costeggiata da figure “parentali”: quello che si compone, guarda caso, è il disegno di una famiglia.
Sono anche parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali. Eternamente ripetute come le preghiere. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro di Ulisse, l’aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre… un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera. La poesia e l’arte sono una tregua per gli affanni degli uomini. A cantare e raccontare storie è una donna. Perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. Sheherazade si salva “raccontando”. E perché sicuramente l’anima ha una voce femminile.
Lucilla Giagnoni dichiara: “Da piccola sognavo di diventare santa. Ma non santa martire, che il martirio di fatto non mi convinceva del tutto, semplicemente santa. Non sono diventata santa: ho fatto l’attrice. Per diventare santi bisogna pregare. Però raccontare storie è un po’ come pregare. Come ci insegna Italo Calvino ne Le città invisibili, è cercare in mezzo all’inferno ciò che non è inferno e farlo durare, e dargli spazio. In questi ultimi tempi si può dire che sto pregando tanto”.